Posta nel punto più panoramico di Clauzetto, la Chiesa di San Giacomo, costruita tra il XIII e il XIV secolo, si raggiunge salendo 98 scalini: da qui si apre il famoso “balcone sul Friuli”. C’è stato un tempo in cui la fama di questo luogo arrivava molto lontano e attirava pellegrini per adorare la reliquia del Preziosissimo Sangue, durante il Perdòn.
La reliquia aveva la fama di curare i mali del corpo e dello spirito: venivano guariti gli spiritaz, cioè gli indemoniati, che giungevano sempre da fuori. Per gli abitanti, fino alla Prima guerra mondiale, il Perdòn era soprattutto un grande evento, atteso tutto l’anno. Clauzetto diventava il centro del mondo.
Il Perdòn comincia a essere celebrato a metà Settecento, quando il Patriarca di Venezia autentica la reliquia con il Sangue di Gesù. Nel 1773 Papa Clemente XIV concede l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recano al santuario in quella giornata.
Nell’Ottocento si trovano moltissimi documenti che riguardano la reliquia e la festa: si legge di moltitudini che per l’occasione arrivano da lontano, attratte dalla fama della liberazione degli ossessi. Anche la Chiesa comincia a inviare a Clauzetto ispettori per indagare su ciò che accadeva e per frenare la diffusione di riti poco ortodossi, di truffe ed esorcismi. È nei testi ottocenteschi che compare la narrazione dell’arrivo della reliquia per mano di un emigrante di ritorno da Venezia. A sua volta, l’oggetto sacro doveva essere giunto nella Serenissima da Costantinopoli.
Nonostante i numerosi tentativi politici di porre fine al Perdòn, la sua celebrazione continua fino alla Grande guerra, quando inizia a sfumare, anche perché nel maggio 1944 durante la celebrazione della Messa per il Perdòn, truppe nazifasciste circondano la chiesa e deportarono gli uomini presenti. Alcuni vengono condotti in Germania ma la maggior parte in Polonia. Non tutti fanno ritorno.
Attualmente, nel giorno dell’Ascensione, si svolge il Perdòn Grande.