La Chiesa di San Rocco

La Chiesa di San Rocco

Fuori dal centro abitato, sulla strada che porta verso la stretta di Ravedis, si trova la Chiesa di San Rocco, circondata dal cimitero. È uno spazio, questo, da secoli dedicato al culto religioso: poco distante infatti è stata rinvenuta una piccola ara votiva del I secolo a.C., dedicata alla divinità fluviale Temavus. L’antica pieve era tra le più importanti della diocesi di Concordia. La si trova nominata la prima volta nella bolla pontificia di Urbano III del 1186, ma la sua importanza per l’evangelizzazione del territorio risale al V secolo, quando viene dedicata all’Assunzione della Vergine. L’intitolazione a San Rocco è del Cinquecento.

L’edificio conserva gli affreschi a decorazione del coro, dedicati alla vita della Madonna e realizzati da Giovanni Maria Zaffoni, detto il Calderari tra il 1559 e il 1563, anno della sua morte. Le scene rappresentano la nascita di Maria, la presentazione al tempio, lo sposalizio, l’Annunciazione, la visita a Elisabetta, la nascita di Gesù e i Magi, la fuga in Egitto e la disputa di Gesù con i dottori del tempio. La pala dell’Assunta purtroppo non è stata invece completata a causa della morte del pittore. Lo stile del Calderari rivela influenze di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone e di Pomponio Amalteo, i principali artisti del Rinascimento friulano.

Nella sacrestia, che si trovava dal lato opposto a dove è ora, nel 1584 sono state raccolte testimonianze per il processo a Domenico Scandella detto Menocchio, mugnaio bruciato al rogo per eresia.

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