Oltre alla Chiesa di San Rocco, a Montereale ci sono altri undici edifici religiosi degni di nota.
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita tra il 1787 e il 1812 in stile neoclassico, ha pianta ottagonale sormontata da una cupola. Ospita l’altare maggiore in marmo che un tempo era nella Chiesa di San Rocco. Notevoli sono le vetrate artistiche realizzate nel 1982 da Angelo Gonnella, composte da oltre seimila pezzi di vetro di centoventi diversi colori, per un effetto magico di luce. Raccontano la vita della Vergine.
L’Oratorio di San Floriano è dedicato al santo protettore di chi lavora la terra: l’edificio sorgeva al confine tra campagna e centro abitato. La pala d’altare è opera del pittore seicentesco Gaspare Narvesa.
La Chiesa della Madonna delle Grazie, tra Montereale e Grizzo, racchiude un prezioso affresco anonimo che raffigura Maria in trono con Bimbo tra i Santi Girolamo e Nicolò.
A Grizzo, passando oltre la Torretta del Dominu, si incontra un’ancona votiva del XVIII secolo. Procedendo ancora c’è la Chiesa della Madonna della Fradese, cioè della confraternita, probabilmente quella dei Battuti. Sempre a Grizzo c’è anche la Chiesa di San Bartolomeo.
A Malnisio si incontra l’Oratorio della Madonna della Salute, a cui è legata la tradizione per cui gli sposi, al termine della cerimonia nuziale, si recano qui a deporre un mazzo di fiori e recitare una preghiera. C’è poi la Chiesa di San Giovanni Battista, realizzata nel 1914, ma che conserva opere più antiche tra cui una pala di Gaspare Narvesa e una tela attribuita al Calderari.
Nella parrocchiale di San Leonardo Valcellina sono custodite altre opere di Narvesa e un più recente affresco di Tiburzio Donadon, del 1922. Sempre in questa frazione si trova una chiesetta dedicata a San Rocco. Poco lontano, seguendo un percorso segnato da quattordici edicole votive, si arriva all’Oratorio dello Spirito Santo, conosciuto sin dal medioevo come luogo di sosta per chi doveva attraversare o aveva attraversato il guado sul Cellina.