I primi documenti scritti che fanno riferimento a Clauzetto risalgono al XII secolo, con la fondazione della Pieve d’Asio, ma sicuramente le origini del borgo sono più antiche. Tra il XIV e il XVIII secolo, questo territorio era soggetto al controllo dei Savorgnan, che possedevano il vicino Castello di Pinzano.
La Pieve di San Martino d’Asio, costruita all’inizio del Cinquecento e oggi immersa nel bosco, aveva grande importanza sia per Clauzetto sia per Vito d’Asio. Si trova proprio lungo l’antica strada che congiunge ancora oggi i due centri e che vi consigliamo di percorrere a piedi.
Sul retro dell’edificio, grazie agli scavi condotti dall’Università di Udine negli anni Novanta, sono state ritrovate tracce di precedenti strutture di epoca medievale.
Conservato nella chiesetta, c’è un gioiello rinascimentale: un altare in pietra scolpito dall’artista ticinese Giovanni Antonio Carona, detto il Pilacorte, tra il 1525 e il 1528. E, sulle pareti, il restauro realizzato dopo il terremoto del 1976 ha permesso di riscoprire gli affreschi prima nascosti dagli intonaci. L’Associazione Musicale Antiqua, che ha sede a Clauzetto in Palazzo Gerometta (Pradis di Sopra), ha di recente scelto la chiesa, ideale dal punto di vista acustico, come sala di incisione discografica.
Con il tempo, alla Pieve di San Martino si affianca il santuario di San Giacomo, che diventa poi sede della parrocchia di Clauzetto.