Percorrere la linea ferroviaria pedemontana Sacile-Gemona permette di attraversare paesaggi, corsi d’acqua e ambienti molto suggestivi, aperti sulla pianura e affacciati sui primi rilievi dell’arco alpino. Pensata come infrastruttura di interesse militare, la costruzione inizia alle soglie della Prima Guerra Mondiale, nell’autunno 1914, mettendo al lavoro i tanti emigranti che rientrano dall’Austria e dalla Germania. In pochi mesi si completa la Pinzano-Gemona mentre si riprende a parlare del tratto da Sacile a Pinzano negli anni Venti, anche per offrire occupazione a tanti disoccupati e rallentare la tendenza allo spopolamento delle valli prealpine. Tra il 1921 e il 1926 vengono costruiti i ponti viadotti sul Cellina, sul Colvera, sul Meduna, sul Cosa, mentre tra il 1928 e il 1930 sono edificate le stazioni e viene completata la linea.
Il 28 ottobre 1930 la ferrovia è aperta al pubblico. La cronaca locale narra che nei paesi la gente attendeva in massa il passaggio del treno e lo accoglieva con “un’esultanza incontenibile”. Sono varie le reazioni: a Montereale Valcellina un contadino getta in aria un cesto pieno di pannocchie, allarga le braccia e grida alla vista del treno. A Castelnovo, un gruppo di anziane benedice il convoglio.
La ferrovia viene usata per il trasporto delle persone e delle merci, ma anche a fini militari. Nel dopoguerra, fino al 1965, quello della pedemontana diventa il treno degli emigranti. Dalla metà degli anni Sessanta, con il boom economico e la crescita della motorizzazione, a usare il treno restano pendolari e studenti. Il terremoto del 1976 provoca danni alle stazioni di Osoppo, Majano, Pinzano, Travesio, Meduno e Maniago. Molti vagoni vuoti, posti in prossimità dei paesi, vengono utilizzati per le esigenze dei terremotati. All’inizio degli anni Ottanta la ferrovia viene potenziata, per consentire pesi e velocità superiori.
Nel 2012 una frana ne blocca la funzionalità, fino al 2017, quando è riconosciuta come ferrovia turistica e viene riaperta la tratta tra Sacile e Maniago. Nell’estate del 2018 si inaugurano i viaggi dei treni storici, che fanno tutto il percorso, di circa 72 km, fino a Gemona.
Il treno permette di scoprire il territorio con lentezza, facendo un’esperienza d’altri tempi. Utilizzando il servizio di trasporto biciclette, è possibile unire il viaggio in treno con un percorso su due ruote, lungo la ciclovia FVG3 o altri affascinanti tragitti.
Le stazioni lungo la linea pedemontana si trovano a: Sacile, Budoia-Polcenigo, Aviano, Marsure, Montereale Valcellina, Maniago, Fanna-Cavasso, Meduno, Travesio, Castelnovo, Pinzano, Forgaria, Camino, Cimano, Majano, Osoppo.