I luoghi in cui sorge Montereale Valcellina sono abitati da almeno tremila anni: le più antiche testimonianze di insediamenti umani risalgono infatti al XIV secolo a.C., la cosiddetta Età del Bronzo. Sono di questo periodo alcune spade riemerse dalle ghiaie del Cellina, forse a carattere votivo, legate al culto per il torrente o per una divinità legata all’acqua.
Diverse campagne di scavo, a partire dagli anni Ottanta, hanno portato alla luce reperti oggi raccolti nel Museo Archeologico, all’interno della cornice seicentesca di Palazzo Toffoli. Gli abitanti di Montereale, grazie soprattutto all’interessamento di Aldo Colonnello, maestro e bibliotecario, del Circolo culturale Menocchio e del gruppo Chei del Talpa, hanno seguito con partecipazione e stupore il rinvenimento e lo studio di elementi del passato, da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. Nel 2011 è stato inaugurato il Museo Archeologico.
I resti del più antico villaggio (XIV – XII secolo a.C.) sono stati trovati sui pendii e sul Colle di Grizzo, sul Monte Spia e sul Colle del Castello. Da queste alture, si possono controllare l’imbocco della Valcellina, il guado e la pianura.
Nei secoli successivi, grazie alla sua posizione strategica lungo la direttrice pedemontana di passaggio e commercio, il centro vive periodi di grande prosperità. Il momento culminante è il V secolo a.C., quando vi giungono anche influenze etrusche padane. La “Casa dei dolii” rappresenta la complessità di alcuni edifici dell’epoca, sviluppati su due livelli, di cui uno interrato. I dolii sono i vasi di terracotta rinvenuti in quest’abitazione e contenenti indizi che consentono di ricostruire aspetti della quotidianità dell’epoca.
Anche nei primi secoli della romanizzazione, il II e I a.C., l’abitato sui pendii lungo la riva destra del Cellina conserva la sua importanza come luogo di transito. È forse qui che Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia colloca la mitica Caelina, città florida, già scomparsa nel momento in cui l’autore latino scrive. L’ubicazione non è certa ma l’assonanza con il Cellina, fa pensare all’attuale Montereale.
Con la fondazione di Iulia Concordia, verso la metà del I secolo a.C., l’asse dei traffici si sposta e lascia in posizione decentrata il territorio di Montereale. Nel medioevo, vi giungono i Longobardi, di cui restano tracce nelle tombe con pettini in osso e coltellini. Tra l’XI e il XII secolo, la strada pedemontana riacquista importanza. Sorgono castelli e spazi chiusi da mura, per delimitare le proprietà delle signorie feudali. Viene costruito in questo periodo il Castello sul Colle, interessato anch’esso da campagne di scavi archeologici.
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