È nelle zone di confine, come la pedemontana friulana, passaggio tra montagna e pianura, che si trovano i più antichi insediamenti umani. In questi luoghi ricchi di risorse naturali, i nostri più lontani antenati hanno trovato riparo e protezione.
Le grotte carsiche sull’Altopiano di Pradis, di varia grandezza e profondità, situate lungo la forra del torrente Cosa, sono state oggetto di diverse campagne di scavo a partire dagli anni Settanta e continuano ancora a rivelare indizi affascinanti. Grazie ai più recenti ritrovamenti, nella Grotta del Rio Secco, è possibile affermare che, tra 60 e 40mila anni fa, i cacciatori-raccoglitori Neanderthal frequentavano queste zone.
A Pradis le ricerche iniziarono dopo che alcuni speleologi locali ritrovarono nelle Grotte Verdi resti di orso delle caverne, di marmotta e di manufatti paleolitici in selce, durante lo svuotamento delle cavità voluto del parroco di allora, Terziano Cattaruzza.
Tra il 1970 e il 1971, il paleontologo dell’Università di Ferrara Giorgio Bartolomei, su richiesta della Soprintendenza alle Antichità di Aquileia, condusse tre campagne di scavo nelle Grotte Verdi. Poi, a lungo, le ricerche si interruppero.
Nel 2001 fu inaugurato il Museo della Grotta, a partire dalla raccolta permanente nata a opera del Gruppo speleologico di Pradis. L’esposizione museale inizia con la ricostruzione in pelo e una ricomposizione dello scheletro di un orso delle caverne.
Nel 2002 ripresero gli scavi nelle Grotte del Clusantin e del Rio Secco e proseguirono fino al 2017, con alcune scoperte esaltanti. Nel 2013 fu ritrovata una falange probabilmente di un’aquila reale: la sua estrazione, secondo gli esperti, aveva implicato l’utilizzo di uno strumento manuale e questa deduzione apriva la strada a una serie di ipotesi. Per i Neanderthal l’artiglio aveva qualche funzione pratica oppure serviva a fini ornamentali? Ci potrebbero essere legami con l’arte piumaria dei nativi d’America o di altre popolazioni più vicine a noi?
Nelle grotte di Pradis si trovano anche reperti più recenti, che rimandano ai primi rappresentanti della nostra specie, Homo sapiens, in queste terre, 30mila anni fa.
Per maggiori informazioni: www.grottedipradis.it