Il Cammino di San Cristoforo
Questo cammino si snoda lungo la linea pedemontana del Friuli Occidentale, ai piedi delle Dolomiti friulane, tra l’ambiente steppico dei Magredi di Pordenone e il Tagliamento. È un percorso senza difficoltà, praticabile tutto l’anno, trovandosi a bassa quota. Il santo a cui è intitolato, Cristoforo, è spesso ritratto come un gigante eremita nell’atto di attraversare un fiume, trasportando Cristo sulle spalle. L’immagine compare all’esterno delle chiese, per essere vista da lontano, dai pellegrini. Il suo culto ha avuto grandissima diffusione nel Medioevo.
In base al tempo a disposizione, alle esigenze e all’interesse del camminatore, l’itinerario può essere adattato, scegliendo le tappe da fare o decidendo di percorrerlo nella sua interezza, per circa una settimana. Per facilitare il cammino, è disponibile una APP, utile soprattutto nelle aree non coperte da segnale.
Per maggiori informazioni: www.camminodisancristoforo.com
Bivacco dell’Asta
Dal Centro visite del Parco, si prosegue lungo via Acquedotto e, prima del ponte sul Ledron, si gira a destra seguendo le indicazioni del sentiero
Confluenza tra Arzino e Tagliamento
Dalla stazione di Pinzano, seguendo il segnavia CAI 822, raggiungete il Sacrario Germanico e i resti del castello con il belvedere per poi proseguire lungo
Monte Pala
La cima di questa montagna cara agli abitanti del luogo si può raggiungere a piedi, partendo dalla forestale che da Clauzetto conduce alla Pieve di
Anello della Croce
Dalla Chiesa di San Michele Arcangelo a Vito d’Asio parte una mulattiera in direzione di Clauzetto, che conduce all’antica Pieve di San Martino. Prima di
Il sentiero di San Martino
Per iniziare questo percorso tranquillo, adatto a tutti, si parte dal parcheggio del Municipio, si attraversa via del Sole e si segue l’indicazione per la
Sentiero per la Battaglia di Pradis
L’itinerario inizia a Pielungo di Vito d’Asio e raggiunge il cimitero della Prima Guerra Mondiale in Val da Ros, nel comune di Clauzetto, dove sono
Da Almadis a Praforte
Da Almadis si segue la mulattiera costituita in parte da un selciato in pietra (clapadoria) per il borgo abbandonato di Praforte. Noterete i ruderi: fate
Nordic Life Park
Pensati per gli amanti del Nordic Walking, cioè la “camminata nordica”, sono perfetti per chiunque desideri scoprire il territorio, perché non presentano particolari difficoltà.
Percorso azzurro per MTB
Si parte dal centro sportivo di Paludea, seguendo le frecce che portano ad attraversare il paese e per un tratto salgono su strada asfaltata. Dopo
I magredi e il sentiero del Pellegrin
Questo tranquillo percorso vi farà scoprire un lembo dei magredi del Cellina. Partite dall’incrocio tra via Partidor e via dell’Agnolo, tenendo il canale sulla vostra destra.
Percorso arancio per MTB
Come quello azzurro, anche questo percorso parte dal centro sportivo di Paludea. Inizia subito per sentiero, seguendo il torrente Cosa e per diversi tratti passa
Anello di Pinzano
Salendo per via Castello, girate a sinistra sulla strada asfaltata per Costabeorchia, seguendo in discesa il segnavia bianco e rosso CAI 822, che vi condurrà,
Alla Chiesetta della Madonna della neve
Da Anduins si prende una gradinata in cemento fino all’inizio di una mulattiera acciottolata, detta clapadoria, la Strada di Mont. Il percorso porta alla Chiesetta
Forcella Capra e Monte Raut
Si parte dalla Pala Barzana, per salire a Nord, in un alternarsi di prati e bosco rado. Quando la pendenza diminuisce, il sentiero attraversa il
Alla casa della barca
Dalla stazione di Pinzano, superate la ferrovia prendendo il ponticello ciclopedonale. Scendete subito a sinistra e, attraversando un piccolo guado, raggiungete i ruderi della Casa
Alle cascate e sorgenti dell’Arzino
Da San Francesco si raggiunge in auto la località Chiavalarias, da dove si prosegue a piedi attraversando il ponte sull’Arzino. Si risale lungo la forestale
I resti del Castello
Dal Municipio, attraversate il parco e la torretta del Dominu, seguendo il segnavia giallo blu MV01 che aggira il Monte Spia per proseguire verso il Monte Castello e i resti del maniero medievale.
Tra acque e archeologia industriale
Dalla ex centrale idroelettrica “Antonio Pitter”, il sentiero giallo blu MV07 risale il vecchio canale di scarico, attraversandolo per due volte, fino ad allontanarsi giungendo alla galleria del Cjasarile