Il territorio montuoso e impervio di Andreis offre diverse possibilità di escursioni a piedi, anche di livello alpinistico. Pur non raggiungendo altitudini troppo elevate (con l’eccezione del Monte Raut), si raccomanda estrema attenzione e prudenza nel percorrere sentieri spesso molto esposti e immersi nella wilderness.
Consigliato per gli appassionati delle tradizioni locali, il sentiero dei vecchi mestieri, che parte dal Pical, tocca i luoghi più significativi per l’economia di un tempo, tra cui la fâvria. Per chi ama la natura le acque, c’è il sentiero del Monte Cjavac (attenzione, a seconda della stagione, può essere necessario guadare più volte il torrente. Solo per escursionisti molto esperti, è possibile salire sul Monte Raut o, più facilmente, si può raggiungere Forcella Antracisa, per un ampio panorama sull’ambiente selvaggio della valle.
Quello del sottosuolo, è un altro interessante spazio da esplorare ad Andreis, per gli speleologi (per informazioni: caipordenone.it/attivita/speleologia). Nel 1864 in una grotta del Monte Castello, a 1260 m s.l.m. hanno trovato rifugio sedici garibaldini in fuga dopo l’insuccesso dei moti risorgimentali di Navarons. Inseguiti dalle truppe austroungariche, hanno trovato rifugio proprio ad Andreis e qui sono stati soccorsi dalla popolazione.
Per chi invece fa arrampicata, c’è la palestra di roccia Al Palazzo, presso Bosplans.